Le antiche
civiltà raggrupparono le stelle in costellazioni: in questo modo era possibile riconoscer le stelle e
quindi orientarsi facilmente nel cielo stellato.
La necessità
di memorizzare la disposizione delle stelle era importante non solo per i
naviganti ed i contadini ma anche per
gli astrologhi. Il Sole, la Luna ed i cinque pianeti noti fin dall’antichità : Mercurio, Venere, Marte, Giove e Saturno acquistano
posizioni diverse rispetto alle costellazioni durante l’anno ed hanno sempre avuto un ruolo fondamentale
nelle credenze e nelle religioni di tutte le culture.
Nell’antica Grecia i pianeti assumevano ognuno
particolare significato. Venere portava: Amore e Tenerezza, Marte significava: Energia
ed Aggressività, Mercurio: Mediazione e Comunicazione, mentre Giove Autorità e
Ordine, infine Sfortuna e Immobilità andavano attribuiti a Saturno.
Per cui in
ogni periodo dell’anno l’astrologia aveva bisogno di conoscere la loro
posizione in cielo rispetto alle costellazioni dei segni zodiacali. Nei giorni
in cui nella costellazione del Capricorno si trovava Marte anziché Venere c’era
da aspettarsi poco di buono per quelli che erano nati sotto questo segno!
Inoltre ogni qual volta si voleva intraprendere
un viaggio o una nuova iniziativa era importante interpellare il cielo se si
voleva iniziare con auspici favorevoli e ”sotto una buona stella”
Questo era reso più facile se il cielo,
soprattutto la striscia di cielo attraversato dai pianeti e dal Sole, fosse
diviso in gruppi di stelle facilmente individuabili.
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