IL CALENDARIO DELLA RIVOLUZIONE
Poco tempo dopo la rivoluzione si decise di cambiare il calendario in vigore in Unione Sovietica e venne introdotta una nuova versione che fu definita razionalizzata.
Nel nuovo calendario ogni mese era composto da 30 giorni ed i restanti 5 giorni, 6 negli anni bisestili, erano considerati feste e non appartenevano a nessuna settimana o mese.
Inoltre, come misura anti-religiosa, la settimana di 7 giorni venne abolita e rimpiazzata da una settimana di 5 giorni, questo per bandire la tradizione cristiana della domenica come giorno dedicato al riposo.
Nella nuova settimana ogni giorno portava il nome di un colore, anche i lavoratori erano divisi in 5 gruppi ciascuno con un nome di un colore: giallo, rosa, rosso, viola e verde. Ogni gruppo era associato ad uno dei giorni della settimana come giorno di riposo. Lo scopo era quello di aumentare l'efficienza industriale evitando l'interruzione regolare di un giorno non lavorativo contemporaneamente per tutti.
Col nuovo sistema i lavoratori venivano avvantaggiati in quanto avevano un giorno di riposo ogni 5 invece di uno ogni 7. Ma la suddivisione in 5 gruppi rese estremamente scomodo ogni tipo di relazione sociale e familiare: per questo motivo la modifica fu molto impopolare. Inoltre anche i desiderati guadagni di produttività non si rivelarono rilevanti. Per cui il nuovo calendario fu adottato solo per pochi anni!
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