“Festina
lente” è un motto che troviamo su molte meridiane. Si vuole suggerire all’osservatore il modo
migliore di usare il tempo.
Come si
nota, l’espressione è un classico esempio di ossimoro, una figura retorica che
consiste nell’accostare in una stessa frase due termini che esprimono concetti
contrari (come, per esempio, lucida follia, ghiaccio bollente o silenzio
assordante ); in questo specifico caso i due concetti contrari sono la velocità
e la lentezza.
Il
significato dell’espressione è piuttosto chiaro e anche oggi la si usa talvolta
per esortare qualcuno ad agire con una certa sollecitudine, ma senza
dimenticare una certa dose di calma e prudenza.
L’uso di
velocità e lentezza sta a indicare un modo di agire senza indugi, ma con
cautela.
Il motto
venne associato al simbolo della tartaruga con una vela spiegata sul dorso.
Cosimo I ne fece l'emblema della sua
flotta, voleva dare ai marinai un monito di ponderazione delle imprese perché
avessero successo.
La
tartaruga, animale famoso per la sua lentezza, ma anche sinonimo di prudenza, è
abbinata alla vela gonfiata dal vento, ovvero ciò che spinge le navi, quindi
sinonimo di forza d'azione.
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