Festina lente in latino che tradotto: affrettati lentamente. Sembra una contraddizione in termini, non essendo pensabile che fretta e lentezza vadano d'accordo.
Si tratta d'una figura retorica, di un ossimoro che unisce due termini antitetici per conferire provocante vivezza al pensiero: silenzio assordante, convergenze parallele. Nella sostanza, il paradosso contiene una verità, e cioè che chi desidera arrivare alla meta prefissa deve evitare ogni precipitosa improvvisazione.
Augusto fu nemico giurato della fretta e dell'inutile ostentazione di audacia. Suo motto preferito era: fare presto con prudenza, con questa aggiunta: «Un condottiero prudente è meglio di uno temerario», oppure: «È fatto abbastanza presto ciò che è fatto abbastanza bene».
Di quanti poi si esponevano a un grave pericolo per ottenere un piccolo vantaggio, diceva: «Sono simili a quegli sciocchi che pescano servendosi di ami d'oro perdendo i quali nessuna preda vale a compensarne il valore».
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