Alcune volte perdere tempo significa
guadagnare vita. Perché a differenza di
quello che ci hanno fatto credere, il tempo non è denaro né oro.
Concedere a noi stessi momenti di ozio in
cui limitarci a essere, sentire e godere delle cose è sinonimo di benessere e
di felicità. Perdere tempo è un concetto molto
relativo. Converrebbe rivedere un po’ questa idea e persino applicarla da un
altro punto di vista come un valido strumento di benessere.
Viviamo in una società che ci ha convinti
che il tempo è denaro e che ogni secondo
della nostra vita deve essere vissuto per trarne un vantaggio, un profitto. Ma
questo profitto questo denaro per farne cosa?
La risposta valida può essere: per rendersi libero da ogni impegno.
Condurre una vita sempre impegnata ci avvicina
senz’altro a quel labirinto ricorrente di disturbi quali stress e ansia. Si
tratta di quelle condizioni che riflettono una malattia latente del nostro
mondo, ovvero quella di trascurare noi stessi. D’altra parte, il tempo non è oro
e non è argento: il tempo è vita. Saperlo gestire e significa anche permetterci
ogni tanto di non fare nulla, limitandoci invece a “essere, sentire e stare”,
ci consente di guadagnarci in salute.
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