All'interno della fisica fondamentale contemporanea rimane insoluto il problema di mettere d'accordo la relatività di Einstein con la meccanica quantistica.
Secondo Rovelli, noto fisico teorico, un'idea credibile è che per comprendere a fondo l'universo si può fare a meno della nozione di tempo. Forse il tempo corrisponde al nostro modo di vedere le cose ma non fa parte della struttura fondamentale dell'universo.
Se è vero che possiamo scrivere equazioni fondamentali senza mettervi il tempo, dobbiamo allora capire da dove venga la nostra percezione del tempo. L'immagine che emerge oggi nel mondo fisico è quella di una danza indipendente e anarchica delle cose una rispetto all'altra, senza un tempo “oggettivo”, “assoluto”.
Il nostro tempo percepito non è altro che un'approssimazione delle tante variabili che succedono a livello microscopico. Bisogna chiedersi, allora, quali sono le implicazioni filosofiche.
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