La federazione
degli scienziati atomici, nel 1947, ha
istituito l’orologio dell’Apocalisse: Doomsday Clock, per dare, ogni anno,
un'indicazione simbolica riguardo il tempo che gli esseri umani hanno a
disposizione per salvaguardare il pianeta da una possibile catastrofe,
derivante l’utilizzo di armi nucleari e dagli effetti del cambiamento
climatico. Tra gli scienziati che hanno contribuito a crearlo: Albert Einstein,
J. Robert Oppenheimer e Eugene Rabinowitch
In questi giorni è stato comunicato dagli studiosi addetti
che pare che mancano solo pochi minuti all'Apocalisse.
Il pericolo viene calcolato sulla base dell’assunto
per cui la mezzanotte rappresenta la fine del mondo mentre i minuti che la
precedono costituiscono la distanza ipotetica da questo evento catastrofico. In
poche parole, quanto tempo manca all’Apocalisse. Lo scorso anno, con lo scoppio
della guerra in Ucraina, restavano 100 secondi alla mezzanotte, un margine
strettissimo dovuto alle tensioni geopolitiche internazionali sfociate nel
conflitto tra Mosca e Kiev, che prefigurano uno scontro molto più ampio tra
blocchi contrapposti. Nel 2020 restava più tempo: era l’anno della pandemia di
Coronavirus.
Non bisogna pensare se il calcolo dei “minuti” è giusto e neanche chiedersi se l'orologio funziona, l’avviso è
drammatico ed i governati devono riflettere in quanto il momento dimostra la fragilità
dell’uomo in tutte le sue vulnerabilità.
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